Miti infiniti: il progetto

Premessa

Questo progetto, rivolto alle scuole superiori della città di Padova, nasce dall’interazione dell'associazione InfinitaMente con l’Associazione “Gruppo 90 – Artepoesia, che si occupa soprattutto di letteratura, storia e poesia. E' stato sostenuto (non solo economicamente) dal Comune di Padova, nella persona dell\'Assessore alla Partecipazione, Silvia Clai, che ha grande merito in questa iniziativa.

Modalità del progetto

La rassegna nasce da un’analisi accurata dei tanti musicisti che, dal 1960 in poi, hanno “calcato“ le scene internazionali, distinguendosi non solo per la parte musicale delle loro canzoni, ma anche per l’originalità dei testi di cui sono autori; per questo motivo essi hanno esercitato una forte influenza sulla cultura in generale.
Il progetto consiste in una serie di 5 incontri mattutini di 120 minuti ciascuno da tenersi negli Istituti di Istruzione Secondaria di Padova.
Vengono presentati, nell'edizione di quest'anno, Bob Dylan e John Lennon, due artisti le cui storie possono essere raccontate assieme per aver vissuto lo stesso periodo e combattuto molte battaglie in comune, anche se ognuno con le sue particolarità, prima fra tutte l\'origine, americana per Bob ed inglese per John. In una auspicata futura edizione si punterà su artisti che gli studenti che incontreremo vorranno segnalarci come quelli a loro più vicini.
Ogni incontro prevede:
  • Il racconto della biografia dell’artista, inserita nel contesto storico con ricchezza di aneddoti anche di importanza sociale
  • L’esecuzione dal vivo dei brani ritenuti più significativi
  • La traduzione dei testi delle canzoni più significative
  • La proiezione di slides o di audiovisivi durante le esecuzioni
  • Momento di sintesi dei temi trattati per sensibilizzare la coscienza civica dei ragazzi; possibilmente gestita, come in occasione della \"prima\" al Liceo Curiel, dall'assessore alla partecipazione Silvia Clai.

Gli scopi del progetto

L’evento è rivolto non solo agli studenti, ma anche ai loro insegnanti e genitori, molti dei quali hanno vissuto in prima persona i tempi in cui alcuni di questi miti erano al massimo della loro evoluzione artistica.
Lo scopo principale è quello di far capire ai ragazzi che questo tipo di musicisti hanno passato la vita nel tentativo di comunicare l’importanza di sentimenti nobili ed alti come l’amore, la pace, l’uguaglianza tra razze e sessi, anche se, essendo ricchi e famosi, avrebbero potuto benissimo farne a meno. Nel raccontare la loro vita emergono situazioni che sono attuali ancora oggi, come quelle legate all’uso di droghe e di alcool, ma anche problematiche drammatiche come le guerre che non hanno mai smesso, la pace così difficile da mantenere, l’ambiente così poco protetto e soprattutto il razzismo e l’intolleranza che sono ancora in primo piano nella cultura dominante del nostro paese.
Attraverso i testi, le canzoni e i racconti pensiamo si possano cogliere in modo divertente, ma efficace, i grandi valori dell’Umanità.

Gli artisti presentati erano tutti inseriti in una società piena di fermenti e di ideali: basta pensare ai movimenti giovanili, studenteschi, femministi e poi dei lavoratori che hanno fatto del “sessantotto” una leggenda. Questi fermenti oggi non si vedono più. La nostra impressione è che ciò non dipenda dal fatto che i giovani sono vuoti o disinteressati, ma dal fatto che nessuno più glieli racconta, glieli spiega, arrendendosi così ad una sottocultura che ha come veicolo principale la TV spazzatura.
Ecco allora che l’esito della mattinata può tradursi in una sensibilizzazione della coscienza civica dei ragazzi, attraverso il collegamento che esiste tra le problematiche toccate dall’artista e quelle dei nostri giorni. In particolare il valore della vita, la bellezza dell’arte, il linguaggio universale della musica, la necessità di stare insieme, di partecipare non solo ai concerti ma anche a tutte le altre forme di aggregazione sociale.

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