 Cari amici ecco una nuova puntata di Infinitamente Blues, l’ultima di questa strana primavera. Oggi vi parliamo di un fantastico personaggio letterario, nel senso che non esiste nella realtà. Lasciamo a lui l’onore di presentarsi. " Mi chiamo Bond, James Bond". Ebbene sì, questa sera dedichiamo il nostro spazio alle musiche che hanno accompagnato i film della spia più famosa di tutte, 007, James Bond. Film che hanno vinto numerosi premi, compresi Oscar in svariate categorie. Nasce dalla penna e dalla fantasia di Ian Fleming, inglese di Londra, morto a Canterbury, due anni dopo l’uscita del primo film di 007. Scrive, negli anni ’50 e primo ’60, 12 romanzi completi sulla spia dell’MI6 ( em ai six), più due romanzi brevi, mentre i film sono il doppio, ben 24. Dunque una buona metà non ha riferimenti con i lavori di Fleming. Come ogni film di questo genere che si rispetti, James Bond è invincibile, perfetto, sicuro di sé, ironico, pieno di risorse e, se non bastasse, circondato da donne bellissime, che cadono sempre ai suoi piedi, anche se a volte nel tentativo di farlo fuori. Ne parliamo e ascoltiamo i brani più conosciuti di queste opere. Buon ascolto.
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 Infinitamente blues vi proporne, in questa puntata, un riassunto di alcune delle più conosciute cover italiane, vale a dire di quelle canzoni già pubblicate da un altro artista e tradotte da un’altra lingua, solitamente l’inglese. A volte ascolteremo il brano tradotto altre volte l’originale in modo da avere un quadro più generale della situazione. Va detto che, di solito, la melodia non cambia e quindi, nella maggior parte dei casi, il risultato è molto gradevole da questo punto di vista. Diverso è il discorso per il testo, che non sempre rispecchia le intenzioni dell’autore originale e anzi a volte diventa una vera schifezza di cui ci si dovrebbe vergognare non poco. L’epoca d’oro delle cover è quella degli anni ’60, quando la musica sta cambiando drasticamente con l’avvento del beat e la nascita impetuosa del rock. I grandissimi successi che arrivano dall’Inghilterra e dagli Stati Uniti, rendono la proposta delle cover molto vantaggiosa, potendo pescare da un mercato immenso. Tra le tante proposte: Celentano, Mina, Vanoni, Maurizio, tutti i grasndfi "complessi" degli anni '60: Dik Dik, Camaleonti, Equipe 84, Rokes. Tra gli artisti "copiati" Beatles, Rolling Stones, Elton John, Ben E. King, e tantissimi altri magari meno conosciuti. Buon ascolto.
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 Oggi ripercorriamo le canzoni che si sono distinte nel 1969. Coprattutto quelle italiane, ma non solo. Quelle che hanno avuto posto nelle classifiche (la hit parade italiana e la Billboard americana) o che hanno vinto kermesse importanti (Sanremo, Disco epr l'estate, ecc.) e quelle che sono rimaste nel cuore dei ragazzi di allora. Dunque, accanto agli immancabili Beatles e Rolling Stones, altri mitici gruppi dell'epoca come i Creedence Clearwater Revival o gli Aphrodite's Child, accompagnati, dall'altr aparte delloceano dai nostri cantanti rampanti, allora ancora molto giovani: Bobby Solo, Gianni Morandi, Patty Pravo, Mina e molti altri ancora. Un "revival" per chi c'era con canzoni che comunque spesso sono rimaste nell'immaginario dei quei - per citare Gianni MInà - favolosi anni sessanta. Buon ascolto!
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Venticinquesima e ultima puntata di Mille papaveri rossi. Le canzoni che oggi commentiamo e ascoltiamo sono:
- Gianni Morandi - Al bar si muore;
- Beatles - Blackbird;
- Grazia Di Michjele - Anja del settimo cielo;
- Spandau Ballet - Through the barricades;
- Francesco De Gregori - Viva l'Italia;
- Vinicio Capossela - povero Cristo;
- R.E.M. - It's the end of the world as we know it (and I feel fine);
- Zucchero - Diamante;
- Rino Gaetano - Mio fratello è figlio unico;
- Roberto Vecchioni - Samarcanda
- Louis Armstrong - What a wonderful world.
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 Abbiamo cercato di raccogliere alcuni artisti che si sono distinti per un solo brano, diventato famoso, spesso un tormentone, ma al quale non ha fatto seguito nessun altro pezzo degno di nota.
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Ventiquatterima puntata di Mille papaveri rossi. Le canzoni che oggi commentiamo e ascoltiamo sono:
- Anna Oxa - Mezzo angolo di cielo;
- Bob Marley - Buffalo soldier;
- Francesco Guccini - Piccola storia ignobile;
- Canned Heat - Going up the country
- Pitura Freska - Indiani;
- Roger Waters - To kill the child;
- Paolo Conte - La topolino amaranto;
- Paul SImon - The side of the hill;
- Tiziano Ferro - Paura non ho;
- Carlos Santana - Hasta siempre.
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 Puntata dedicata ai musical e ai film musicali, scegliendo tra una quantità davvero infinita di opere di ogni genere e di ogni tempo. Se il musical nasce nel 1866, non possiamo dimenticare che La La Land vince 6 Oscar nel 2017. Siamo andati qua e là a cercare alcuni dei capolavori di questo genere. A volte è lo spettacolo a decidere della sua grandezza, altre le musiche, come ad esempio quelle di "Gay divorce" (opera quasi sconosciuta) ma condita dalle melodie sopraffine di Cole Porter. Ci fanno compagnia cantanti straordinari come Louis Armstrong, Ella Fitzgerald, Frank Sinatra, Barbra Streisand, Freddie Mercury, giusto per citarne qualcuno. E poi ci sono gli attori che, specie negli anni eroici del musical, sono stati anche ottimi cantanti, come Doris Day, Renn Woods, Judy Garland. Una puntata di Infinitamente blues tranquilla con musiche quasi tutte dolci e rilassanti.
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Ventitreesima puntata di Mille papaveri rossi. Le canzoni che oggi commentiamo e ascoltiamo sono:
- The Byrds - Hungry planet;
- Claudio Baglioni - Avrai;
- Crosby Stills Nash - Wooden ships;
- Francesco De Gregori - Finestre rotte;
- Neil Young - Living with war;
- Ligabue Jovanotti Pelù - Il mio nome è mai più;
- Yes - I've seen all good people;
- Ivano Fossati - Bella speranza;
- Luca Bassanese - Qui si fa l'Italia o si muore.
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 La puntata di Infinitamente blues di martedì 09 aprile è stata dedicata interamente a Freddie Mercury! Si tratta di uno dei più osannati e importanti totem del rock degli anni '70 e '80. Siamo sicuri che la puntata sarà gradita, perché abbiamo selezionato il meglio del meglio delle canzoni dei Queen, quelle che rappresentano la musica e la storia di questo fantastico gruppo. Abbiamo scelto questo momento per parlare del cantante indiano, anche sull'onda del successo strepitoso del film Bohemian Rhapsody, vincitore di ben 4 premi Oscar. La vita non proprio morigerata di Freddie e la sua tragica morte fanno da cornice ad una trasmissione che abbiamo voluto fortemente e che speriamo sia gradita da tutti voi.
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Puntata di Infinitamente blues che, siamo sicuri, sarà gradita da tutti gli ascoltatori "grandicelli" perché racconta la loro giovinezza e da quelli giovani, come elemento di curiosità di un mondo musicale che da molto tempo non esiste più. Ascolteremo e racconteremo i 45 giri, quei dischi che sono stati anche definiti così; "Un buco con due canzoni attorno". Partiamo da lontano, dagli anni '50 con personaggi mitici come Carosone, Buscaglione, Modugno, per risalire verso gli anni 80 con molti brani italiani e qualcuno straniero.
Una puntata diversa dal solito, crediamo interessante.
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Ventiduesima puntata di Mille papaveri rossi. Le canzoni che oggi commentiamo e ascoltiamo sono:
- Articolo 31 - Come una pietra scalciata;
- Coldplay - Violet hill;
- Umberto Bindi - Per un piccolo eroe;
- Jim Page - Who are they and why do they hate us?;
- Goran Kuzminac - Gli angoli del mondo;
- Ethel Waters - Supper time;
- Mannarino - L'impero;
- Claudio Rocchi - La rana;
- The Who - Won't get fooled again;
- Luca Barbarossa - Aspettavamo il 2000.
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